San Nicola, il corteo incanta baresi e turisti

Foto di Domenico Bari
Foto di Domenico Bari
di ​Elga MONTANI
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Martedì 7 Maggio 2024, 20:45 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 22:14

Il corteo storico firmato Raffaello Fusaro ed Elisa Barrucchieri ha incantato migliaia di cittadini e turisti che hanno partecipato in massa all’evento. Un corteo, quello dedicato al santo patrono della città, San Nicola, intitolato “Verso l’alto”, un «incitamento, un invito collettivo e un manifesto. In un momento in cui abbiamo sempre il viso chino sui nostri cellulari o siamo sconsolati e dalla sfiducia nel progetto dell’umanità credo serva speranza e tornare a guardare il cielo», come spiega il regista. La caravella, come ogni anno, è arrivata in piazza Federico II di Svevia e dopo aver accolto il quadro, ha aperto il corteo. Il percorso ha visto il corteo, dopo aver sfilato lungo corso Vittorio Emanuele, fermarsi in piazza Libertà. Qui, sul grande palco allestito nei giorni scorsi, e grazie anche a due altissime gru, è andato in scena uno dei due spettacoli previsti da Res Extensa, con i ballerini appesi in aria, dal titolo “San Nicola degli stranieri”. 
Si è trattato di un’opera concepita tra cielo e terra, su un palco multi-level per offrire quella che è stata definita “una visione dinamica e coinvolgente”. Oltre 100 i professionisti coinvolti, tra ballerini, coreografi e acrobati provenienti da tutto il mondo, insieme a tanti giovani baresi e pugliesi del liceo coreutico di Bari che si sono esibiti per la prima volta. 

 


Tre i quadri che hanno invece caratterizzato il corteo firmato dal regista bitontino Raffaello Fusaro: i ragazzi cretesi, le tre fanciulle, e il quadro della pace.

Tre racconti di altrettante parti della vita e del messaggio di san Nicola che hanno fatto sì che il corteo raccontasse il santo di Myra come un santo vicino a tutti noi, di cui in qualche modo dobbiamo iniziare a “riappropriarci” perché “nostro”. A chiusura del corteo presente una grande statua “scarnificata” di san Nicola che, come sottolineato da Elisa Barucchieri, è stata poi simbolicamente vestita da tutti noi e dalle nostre azioni di ogni giorno, e da tutto quello che facciamo per portare pace e speranza nel nostro piccolo mondo. 

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Il grande spettacolo finale ha avuto come teatro il sagrato della basilica, ed è stato definito dal regista come la sua firma e impronta su questa edizione del corteo. Qui hanno sfilato i popolani, i nobili, i marinai, i soldati, il clero, gli sbandieratori, i timpanisti, gli armigeri e i danzatori, i bimbi e gli ultimi. Tutti si sono poi ricongiunti davanti alla porta della Basilica insieme ai quadri dell’edizione 2024. L’arrivo è stato accompagnato da una evocazione recitata da Marcello Prayer, mentre la musica dal vivo al pianoforte è stata invece opera dal cantautore Renzo Rubino, mentre alcune immagini cinematografiche d'autore sono state proiettate sulla facciata della Basilica. Anche in questo momento finale ha partecipato la danza cielo-terra di ResExtensa. 
 

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