Prof del Majorana di Bari aggredito alla fine di settembre, arrivano i primi provvedimenti: un 34enne è stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Bari. Stando agli elementi acquisiti nel corso delle indagini, risponde di lesioni personali aggravate, violazione di domicilio, violenza a pubblico ufficiale ed interruzione di pubblico servizio. Tutte ipotesi che dovranno essere confermate.
L’aggressione era scaturita a seguito di un provvedimento disciplinare, una nota che il professore avrebbe inflitto ad una alunna dell’Istituto.
L'ordinanza del gip
Secondo quanto si legge nell'ordinanza del gip, il professore aveva rimproverato l'alunna perché era entrata alla seconda ora senza permesso. L'alunna avrebbe reagito ai rimproveri istigando altri compagni a non seguire la lezione. A quel punto il professore le ha messo una nota sul registro. Dopo il provvedimento disciplinare il papà si è presentato a scuola per aggredirlo. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, due docenti di sostegno avrebbero confermato la versione del professore, sostenendo che l'alunna stava disturbando la lezione. Le stesse docenti hanno riferito agli agenti che l'alunna, dopo avere ricevuto la nota, aveva creato un gruppo di amiche invitandole a dire che il professore ha l'abitudine di guardare il fondoschiena delle alunne. Una circostanza, questa, smentita dalle stesse professoresse.
L'aggressione nel corridoio
Raggiunto il corridoio, alla presenza del suo accompagnatore rimasto fermo, l’uomo arrestato, dopo aver pronunciato parole in dialetto barese (“professore, non ti permettere mai più di fare una cosa del genere!”), avrebbe colpito ripetutamente il docente con schiaffi sul volto, desistendo solo quando sentiva qualcuno dei presenti richiedere l’intervento delle Volanti della Polizia di Stato. I due uomini si sono subito allontanati mentre il docente ha chiesto l'intervento dei sanitari: gli sono state riscontrate lesioni personali sul volto guaribili, salvo complicazioni, in sei giorni.
L'aggressore identificato grazie alle telecamere
Il presunto responsabile dell’aggressione, identificato grazie anche all’ausilio delle immagini delle telecamere presenti all’interno dell’istituto, è stato collocato agli arresti domiciliari. È importante precisare che gli accertamenti sono nella fase delle indagini preliminari, in attesa di essere sottoposti al vaglio giurisdizionale durante il processo, nel contraddittorio con la difesa.