Ucciso per un debito di droga, la procura dei minori chiede 18 anni di carcere per l'assassino

Ucciso per un debito di droga, la procura dei minori chiede 18 anni di carcere per l'assassino
di Eliseo ZANZARELLI
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Giovedì 9 Maggio 2024, 15:30 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 12:38

Nel corso dell'udienza odierna dinanzi al Tribunale per i minori di Lecce, la procura (sostengono l'accusa in giudizio la procuratrice minorile Simona Filoni e la pm Paola Guglielmi) ha chiesto 18 anni di carcere e 16mila euro di multa per il francavillese Luigi Borracino, 19enne, reo confesso dell'omicidio di Paolo Stasi, che fu ucciso a soli 19 anni. Borracino, difeso dall'avvocato Maurizio Campanino, era minorenne all'epoca dei fatti. Intorno alle 17.30 del 9 novembre 2022  Stasi fu freddato sotto casa sua in via Occhibianchi, a Francavilla Fontana, con due colpi di revolver di piccolo calibro.

L'accusa

Secondo l'accusa, correo di Borracino è il 22enne francavillese Cristian Candita, che è a processo dinanzi alla Corte d'assise di Brindisi. Il movente dell'omicidio sarebbe stato rappresentato da un debito di droga (circa 5mila euro) contratto da Stasi e da sua madre Nunzia D'Errico nei confronti di Borracino.
Dall'inchiesta sul delitto emerse un traffico di stupefacenti nel quale anche Stasi e la madre sarebbero stati coinvolti.

Le parti civili – il padre Giuseppe Stasi, la sorella Vanessa e la mamma D'Errico - sono rappresentate a processo dall'avvocato Domenico Attanasi. La stessa D'Errico, imputata per reati in materia di stupefacenti, è difesa in sede penale dall'avvocato Francesco Monopoli.

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