A cena con l'orso in Alta Badia

A cena con l'orso in Alta Badia
di Cristina Montagnaro
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Venerdì 19 Agosto 2016, 09:45

Per alcuni escursionisti rappresenta la realizzazione di un sogno, in ogni caso è un’esperienza indimenticabile: avvistare un orso bruno non è molto facile ma in Alta Badia è più che possibile. Alti  fino a 2 metri di altezza, tra i 150 e i 300 chili, hanno una capacità di scatto notevole e possono raggiungere i 40 chilometri orari di velocità in 100 metri. E proprio l’orso sarà il protagonista di una serata: il 25 agosto a San Cassiano, in Alta Badia nelle sale del museo “Ladin Ursus ladinicus”, dedicato all’antenato dell’orso, ci sarà “A cena con l’orso”. Alcuni  dei migliori chef dell’Alta Badia organizzeranno una cena gourmet ispirata al museo.
 

 

 L’orso preistorico delle Dolomiti, battezzato con il nome di “Ursus ladinicus”, non solo sarà d’ispirazione a questa cena itinerante, ma farà compagnia agli invitati, perché le sale sono quelle del museo a lui dedicato.
 
Alcuni reperti dell’orso e del leone delle caverne sono stati trovati nella grotta delle Conturines, si trova a 2800m di altitudine, ed è anche la prima e per ora unica traccia dell’orso delle caverne dell’intera zona dolomitica.  La grotta è stata scoperta il 23 settembre 1987 da Willy Costamoling di Corvara, che ha trovato numerose ossa dell’orso delle caverne. Dopo alcuni anni di ricerca e studio è stato scoperto che l’orso delle Conturines apparteneva ad una nuova specie di orso delle caverne, battezzata con il nome Ursus ladinicus in onore dei Ladini delle Dolomiti. Il museo Museum Ladin Ursus ladinicus, dedicato esclusivamente alla grotta del Conturines ed i suoi fossili è stato aperto quattro anni fa.
 
Si tratta di una sede del Museum Ladin di San Martino in Badia e si sviluppa su tre piani: al piano superiore l'esposizione inizia con la formazione delle Dolomiti, presentando i bellissimi fossili che caratterizzano la zona di San Cassiano, per poi raccontare la formazione della grotta, la storia della scoperta e lo scavo. Vengono inoltre spiegati, attraverso l'esposizione di reperti originali, tutti gli aspetti dell'ambiente e della vita dell’orso delle caverne. Nei sotterranei del museo si trova la “grotta dell’orso”, una ricostruzione di alcuni ambienti della grotta delle Conturines, dove si potrà ammirare “l’orso che dorme”.
 
L’esperienza che gli amanti della buona cucina potranno fare non sarà solo culinaria, ma anche visiva. Il piacere del palato, deliziato dall’arte culinaria degli chef, si completerà infatti vivendo le sale colme di storia del Museo Ursus ladinicus.
 
Il contesto particolare della serata è stato fonte di ispirazione dei sette chef gourmet, tra cui i tre stellati dell’Alta Badia, nella creazione del menù della cena itinerante. Gli antipasti vengono serviti al primo piano dell’edificio, dove tra una portata e l’altra può essere ammirato lo scheletro dell’orso. Lo chef Simon Tirel, dell’Hotel Diana presenterà una “pralina di maialino affumicato con carbone di pane pücia e pino mugo”, mentre l’altro antipasto è servito dallo chef due stelle Michelin, Norbert Niederkofler (Ristorante St. Hubertus, Relais & Chateaux Hotel Rosa Alpina), che per l’occasione delizierà gli ospiti con una “tartara di coregone, cavolo rapa, aglio orsino e acqua di pomodoro verde”. I primi e i secondi invece verranno serviti nella sala adibita a caverna, dove dorme l’orso preistorico. Massimo Busin, chef del ristorante La Gana c/o Hotel Cristallo propone un “riso integrale mantecato alle ortiche e crema di porri con animelle di vitello glassate”. Lo chef stellato più giovane d’Italia, Matteo Metullio (Ristorante La Siriola, Hotel Ciasa Salares) farà assaggiare il piatto “baccalà, spuma di polenta, capperi fritti, acciughe del Cantabrico, pomodori canditi e salsa di piccione”. Gli amanti dei secondi a base di carne potranno degustare le “guancette di maialino da latte, profumate al finocchietto su polentina di storo”, creazione dello chef Alois Comploi del Rifugio Edelweiß. I dolci verranno serviti nella piazzetta del museo. Il primo verrà proposto da Andrea Irsara del Gourmet Hotel Gran Ander, che ha ideato il piatto “cioccolato valrhona, crumble alle erbe di bosco e licheni, salsa allo yogurt e gelato alla menta selvatica”, mentre lo chef stellato del ristorante La Stüa de Michil, Nicola Laera, farà degustare “frutti di bosco, cirmolo e yogurt”.
I partecipanti avranno la possibilità, durante tutta la serata, di visitare l’intero museo accompagnati da geologi e storici, per apprendere e discutere insieme a loro le meraviglie delle Dolomiti e del Ursus Ladinicus.
 
Per chi è interessato a questa cena suggestiva può prenotare agli uffici turistici dell’Alta Badia.

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