La Via Francigena in 45 tappe: ecco la prima guida ufficiale

AVEF (Associazione Europea Vie Francigene)
AVEF (Associazione Europea Vie Francigene)
di Sabrina Quartieri
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Martedì 26 Luglio 2016, 15:26 - Ultimo aggiornamento: 6 Agosto, 18:49
Oltre mille chilometri e ben 45 tappe dal Gran San Bernardo a Roma raccontati per svelare le bellezze dell’Italia “minore”, quella fatta di piccoli borghi nascosti, pievi in solitudine, antiche mulattiere, ponti e porte urbiche: è “La via  Francigena”, la prima guida ufficiale che ripercorre il tratto italiano di uno europeo ben più ampio, un percorso riconosciuto come "itinerario culturale" dal Consiglio d’Europa, che taglia lo Stivale in verticale e che per centinaia di anni è stato il più importante del Paese. Il volume scritto da Roberta Ferraris e pubblicato da Terre di mezzo editore arriva non a caso nel 2016, in occasione del Giubileo e dell’Anno dei Cammini sancito dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e per presentarlo è stata scelta la sede dell’Enit a Roma. 
 
 


Come ha spiegato Giovanni Bastianelli, Direttore Esecutivo dell’Agenzia Nazionale del Turismo, grande appassionato di “Cammini”, l’incontro di oggi è «un ulteriore segnale che l’Enit vuole cambiare il passo. E’ importante promuovere iniziative editoriali che offrono una chiave di lettura diversa del territorio, che superano i confini amministrativi e uniscono l’Italia esaltandone aspetti fino ad ora nascosti. Turismo di prossimità, accoglienza, qualità e ecosostenibilità sono le linee guida che devono guidare il nostro percorso di promozione del Paese», ha concluso Bastianelli, lasciando la parola a Massimo Tedeschi, Presidente Associazione europea delle Vie Francigene. Tedeschi ha voluto ribadire «il valore prezioso di una guida capace di raccontare i piccoli territori e i centri minori, della campagna, della collina e della montagna». Immancabili Miriam Giovanzana, Direttore editoriale Terre di mezzo Editore,  appena rientrata dall’altro “Cammino”, quello di Santiago, e Roberta Ferraris, autrice della guida, che ha portato una testimonianza diversa, ovvero di chi sulla Via ci vive dagli anni Novanta. 

In veste di guida esperta da quando la Francigena era solo un’idea, Ferraris ha raccontato di aver «accompagnato cattolici, laici, ebrei, protestanti, anche un musulmano. Consiglio a tutti il Cammino, un’esperienza forte perché raggiungere la meta vuol dire fatica. Ma è tanta la soddisfazione che si prova, quando si riceve il sorriso di chi ti accoglie e ti offre ospitalità durante il percorso. Sulla Francigena ci si sente al sicuro ed è un’esperienza che consiglio a tutti, anche in solitaria». E proprio sull’aspetto della sicurezza e sulla necessità di manutenere la Via, è intervenuto un ospite d’eccezione, Michele Nicoletti, Presidente della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, che ha ricordato «l'obiettivo prioritario su cui si sta lavorando, quello cioè di ricostruire l’unità culturale europea, oggi fortemente minacciata». Concetto a cui fa eco quello della madrina del progetto presentato stamane, Gabriella Battaini-Dragoni, Vice Segretario Generale del Consiglio d’Europa, che ha concluso la presentazione spiegando l’importanza del grande patrimonio racchiuso nella guida, un libro che ripropone uno dei 32 percorsi riconosciuti come itinerario culturale dall’istituzione europea: «Grazie allora a chi ha collaborato a questo lavoro, che riscopre le nostre radici comuni in un periodo di forte preoccupazione per la disaffezione dei cittadini verso le istituzioni, dimostrata anche recentemente con la Brexit», ha detto Battaini-Dragoni. 

Se nel 2015 sulla Via Francigena sono state distribuite 10mila credenziali, quest’anno si stima che le domande per il passaporto del pellegrino o comunque i camminatori che percorreranno almeno una parte dei 1.015 chilometri del percorso italiano saranno circa 60mila. E con la guida a portata di mano, d'ora in poi affrontare il viaggio sarà di sicuro più semplice. Con l’approvazione delle Regioni attraversate, dalla Valle d’Aosta al Piemonte, dalla Lombardia alla Liguria, dalla Toscana all'Emila Romagna fino al Lazio, e il contributo di Luciano Callegari, ideatore del sito pellegrinando.it, e di Simone Frignani, che ama progettare e mappare nuovi cammini, la guida che accompagna lungo il percorso degli antichi pellegrini sulle orme dell’arcivescovo Sigerico (X secolo), è davvero alla portata di tutti.

Per chi ha solo un weekend a disposizione, oppure una settimana o un mese intero, il libro propone tante idee per affrontare la Via per gradi e per provarne anche solo un assaggio, partendo direttamente da casa o raggiungendo una tratta di particolare interesse con il treno. Come si legge nella presentazione del volume che introduce l’incredibile viaggio attraverso la storia e il paesaggio italiano, “la Via Francigena del terzo millennio è via di pace, incontro, tolleranza, dialogo, fra culture, religioni, Stati”. E nel libro che la racconta, solo il primo di altri tomi che si spera di  riuscire a pubblicare in futuro per completare l’intero “Cammino”, da Canterbury fino a Gerusalemme, con un’edizione in lingua inglese pronta per fine anno, pagina dopo pagina si trovano tutte le informazioni essenziali per ogni tipo di camminatore, per quello più esperto e per chi è alle prime armi: notizie esaustive sui tracciati, sulle note logistiche e sui posti in cui trovare ospitalità, con suggerimenti sui luoghi da vedere e sugli eventi in programma da non perdere.

“La Via Francigena” di Roberta Ferraris (Terre di mezzo Editore, pagg. 260, euro 18)
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