Gallipoli, museo sommerso nell'insenatura della Purità: il progetto del Comune

Posizionamento di statue ed opere realizzate con materiale atossico, ovvero cemento neutro, al fine di favorire l’attecchimento degli organismi acquatici e quindi ottenere, di fatto, in quella zona un’area marina protetta

Gallipoli, museo sommerso nell'insenatura della Purità: il progetto del Comune
di ​Vittorio CALASSO
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Sabato 16 Marzo 2024, 10:38 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 10:21

Un museo sommerso nelle acque dell’insenatura della Purità, nel cuore della costa del centro storico gallipolino, che si appresta nel prossimo futuro ad emulare le attrattività culturali e naturalistiche già approntate lungo il litorale spagnolo e nel mare di Cannes. 
Il tutto per favorire la tutela ambientale ed implementare i luoghi della cultura visitabili, in questo caso con immersioni subacquee o facendo snorkeling. 

Il progetto 


È l’idea progettuale sulla quale sta lavorando l’amministrazione comunale del sindaco Stefano Minerva che ha recepito la proposta avanzata dall’ingegnere gallipolino, Giovanni De Salve, il quale ha avanzato l’idea di realizzare un eco-museo marino al largo del Seno della Purità con il posizionamento di un numero variabile di statue ed opere, da un otto a dieci, realizzate con materiale atossico, ovvero cemento neutro, al fine di favorire l’attecchimento degli organismi acquatici e quindi ottenere, di fatto, in quella zona un’area marina protetta.

Primo parere favorevole dalla giunta 


L’iter progettuale è già stato portato all’attenzione anche della giunta comunale che ha espresso un primo parere favorevole di massima in ordine alla creazione dell’eco museo sommerso, avviando anche le relative attività attraverso gli uffici competenti, Demanio, Tecnico e Ambiente per approfondire la fattibilità tecnica di tale proposta e coinvolgendo anche gli altri enti interessati, prima tra tutte la capitaneria di porto, per le relative autorizzazioni.
Per conto dell’amministrazione comunale il progetto viene seguito dalla consigliera con delega alle politiche ambientali, Rossana Nicoletti. Come illustrato nella proposta dell’ingegnere De Salve, le statue del museo, di cui si stano valutando le dimensioni ideali e i soggetti tematici rappresentati, saranno progettate in modo tale da diventare parte integrante dell’ecosistema locale con funzionalità di barriera corallina artificiale. 
Con l’erosione marina, inoltre, le sculture muteranno nel tempo, ospitando varie forme viventi e cambiando forme e connotati ai manufatti artistici, e garantendo una interazione tra arte e natura unica. Le sculture saranno create usando cemento atossico, con pH neutro, che è privo di inquinanti nocivi. Il cemento marino infatti è estremamente resistente, con una consistenza ruvida che incoraggia le larve coralline ad attaccarsi e crescere. 
Ci saranno anche angoli e nicchie buie formate dalle pieghe delle statue che favoriranno la nascita della biodiversità marina.

Una volta allestito il museo potrà essere visitato con immersioni diurne e notturne facendo snorkeling, e sarà accessibile sia da terra che via mare. 


La zona individuata si trova per altro all’interno del progetto di riqualificazione e recupero ambientale e infrastrutturale della spiaggia della Purità con la creazione di un corridoio protetto tra la costa e l’isola del Campo con la futura interdizione alla navigazione nell’area marina e la posa di boe di segnalazione. 
Oltre agli interventi che hanno riguardato la rimozione dei massetti in calcestruzzo e di altri cumuli di detriti dalla spiaggia, la ripavimentazione della rampa di accesso con pavimentazione ecocompatibile drenante per evitare l’eccesso di dilavamento delle acque, e l'installazione di una passarella con doghe di legno. La realizzazione del museo eco-marino, che garantisce l’ulteriore zona interdetta alle imbarcazioni, potrebbe essere anche utile per la riforestazione della prateria della posidonia che risulta particolarmente degradata.
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