«Vorrei perdonarvi anche se avete combinato una cosa gravissima, vi chiedo per favore di trovarvi un lavoro onesto». Ha 11 anni ed è uno degli alunni della scuola media dell’Istituto Comprensivo Viale Venezia Giulia: ha scritto una lettera aperta alla banda che ha vandalizzato il plesso di via di Torre Annunziata. «Gli studenti sono rimasti scioccati - spiega la vicepreside Marina Visintini - al ritorno dal ponte di Ognissanti, il 2 novembre, sono entrati e hanno trovato la scuola devastata».
Una banda ha smurato una grata al primo piano e si è introdotta nella sede distaccata dell’istituto che ospita 12 classi. «Non è stato il primo raid che abbiamo subito - aggiunge Visintini - dopotutto abbiamo solo un antifurto sonoro, ma è chiaro che non sufficiente». Intanto si fa la conta dei danni. «I ladri hanno portato via sei smart tv da 65 pollici e 25 tablet, materiali fondamentali per l’attività didattica dei ragazzi, ora ci arrangiamo ma è un grande danno per i nostri ragazzi».
La scuola, dopotutto ha pochi fondi, e i materiali devono essere acquistati dal ministero dell’Istruzione.
«Abbiamo cercato di fargli elaborare lo choc, gli abbiamo quindi chiesto di scrivere una lettera aperta ai ladri». «Vi auguro una buona vita da onesti cittadini» c’è scritto nel tema di un 11enne. Si chiede più sicurezza. «Abbiamo bisogno di telecamere» aggiunge la Visintini. La scuola, diretta dalla dirigente Fabiola Conte, ha presentato una denuncia alla stazione dei carabinieri di Torpignattara. I militari stanno cercando di risalire all’identità della banda, anche attraverso l’esame delle videocamere della vicinissima sede del V Municipio. L’istituto in passato aveva subito almeno quattro negli ultimi anni. «Ma di solito rubavano le monetine dei distributori di bevande». Stavolta invece si è trattato di un blitz ben organizzato e studiato. Dalla scuola e dagli alunni, ora, un appello: «Aiutateci a ricomprare le smart tv e i tablet, sono fondamentali per il percorso didattico». E chissà se qualcuno riesca a raccogliere il grido di aiuto.
laura.bogliolo@ilmessaggero.it