Dopo il rigetto del reclamo contro un provvedimento del Tribunale di Taranto che li condannava ad erogare l’assistenza specialistica scolastica ad un bambino con grave disabilità, i comuni dell’Ambito sociale 7 di cui Manduria è capofila incassano una nuova sanzione dai giudici, questa volta pecuniaria, sulla stessa materia e il medesimo caso. È notizia di ieri che un altro giudice del Tribunale jonico ha pesantemente condannato i comuni di Manduria, Avetrana, Maruggio, Torricella, Sava, Lizzano e Fragagnano ad un risarcimento di oltre undicimila euro quale danno esistenziale patito dallo scolaro per non aver potuto frequentare la scuola come tutti i suoi coetanei. L’anno scolastico a cui si riferisce questa sentenza è quello del 2020-2021, in arrivo pertanto la quasi certa decisione analoga dei giudici che valuteranno la stessa richiesta risarcitoria che la famiglia dello studente ha inoltrato per l’anno 2021-2022.
La storia
La vicenda è quella di Ludovico e di sua madre Fabiola Molendini, di Maruggio, che da anni si battono contro i sette sindaci dei comuni dell’Ambito che si ostinano a rifiutare l’assistenza integrativa necessaria al bambino con problemi comportamentali.
Quest’ultimo provvedimento che riconosce il danno della non inclusione addebitandolo ad un ente pubblico, è un successo condiviso tra l’avvocato Maurizio Benincasa, il piccolo Ludovico e sua madre Fabiola che non ha più parole per definire il proprio sdegno. «Non sembra reale un accanimento del genere», afferma la donna che da anni si batte per ottenere un diritto riconosciuto costituzionalmente ma negato ostinatamente dai sette sindaci dell’Ambito sociale.
«Sappiamo che tale grave violazione dei diritti umani e di discriminazione – commenta ancora la First in una nota - oltre ad arrecare un danno enorme e incalcolabile al bambino, ha costretto la sua mamma coraggiosa e combattiva, che lavora, a sostare davanti alla scuola per sopperire alle figure che altri avrebbero dovuto garantire». Per l’intero anno scolastico a cui si riferisce il risarcimento di undicimila euro stabilito dal Tribunale, la madre del bambino ha dovuto chiedere l’aspettativa non retribuita all’amministrazione aeroporti di Puglia per cui lavora, per restare in attesa fuori dalla scuola del figlio pronta ad intervenire quando le condizioni del bambino speciale lo richiedevano. I sindaci precettati e condannati avevano motivato la mancata erogazione di figure specialistiche con l’ingombrante presenza dei tre operatori necessari che avrebbero sottratto spazio al resto degli alunni.