Il dato italiano, afferma il ministero della Salute, «rimane tra i valori più bassi a livello internazionale».
La percentuale di obiezione di coscienza tra i ginecologi italiani è pari al 68,4%. L'analisi del carico di lavoro settimanale su ogni ginecologo non obiettore per singola struttura di ricovero evidenzia solo due situazioni in cui si registra un carico di lavoro superiore alle 9 interruzioni a settimana (13,6 in Campania e 18,2 in Sicilia). Nel 2017 si rilevano valori più elevati di obiezione di coscienza tra i ginecologi rispetto agli anestesisti (45%). Ancora inferiore è la proporzione di personale non mecico che ha presentato obiezione.