Alpi Apuane, tra storia e natura: in cammino sui sentieri della Linea Gotica

Alpi Apuane, tra storia e natura: in cammino sui sentieri della Linea Gotica
Alpi Apuane, tra storia e natura: in cammino sui sentieri della Linea Gotica
di Stefano Ardito
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Lunedì 15 Aprile 2019, 14:28 - Ultimo aggiornamento: 15:25

In Toscana, in vista delle spiagge della Versilia, si alzano delle vette speciali. Sono le Alpi Apuane, le “montagne del marmo”, frequentate da oltre un secolo dagli escursionisti e dagli alpinisti della zona. Un’ottima rete di sentieri segnati permette di raggiungere vette e rifugi partendo dai borghi della Garfagnana e della Lunigiana, o dalle frazioni di Massa, di Carrara e degli altri centri affacciati sulla costa.
 
Negli ultimi mesi, il Parco Regionale delle Alpi Apuane ha sistemato e segnalato sette sentieri che raccontano una pagina difficile di storia. Quella della Linea Gotica, il sistema di fortificazioni e trincee costruito dall’esercito tedesco nell’estate del 1944, e che ha fermato l’avanzata degli Alleati fino alla primavera seguente.
 

 

Diversamente dalle postazioni della Grande Guerra sulle Dolomiti o sull’Adamello, la Linea Gotica non comprende manufatti spettacolari, ma ripari e trincee di piccole dimensioni, spesso nascosti dalla vegetazione. Accanto alle opere della Wehrmacht tedesca, si incontrano i ripari utilizzati dai partigiani, e i sentieri sfruttati dalla popolazione civile per mettersi al riparo.  

Linea Gotica e sentieri di pace, l’opuscolo pubblicato dal Parco delle Alpi Apuane, è stato presentato da qualche giorno, e può essere ritirato gratuitamente presso gli uffici turistici e i centri-visita del Parco. I testi sono di Antonio Bartelletti, Lara Vené ed Enrico Bottino, belle foto d’epoca sono state fornite dallo storico Davide Del Giudice.

L’elenco dei sentieri descritti include il Monte Folgorito dove le truppe USA riuscirono a sfondare la Linea Gotica, la Via della Libertà da Antona di Massa ad Azzano, il sentiero dei bunker di Borgo a Mozzano, in valle del Serchio. Offre paesaggi suggestivi e memorie dolorose il percorso nei luoghi della strage di Sant’Anna di Stazzema.

“Anche allora, in quei giorni terribili, la bellezza delle Alpi Apuane s’imponeva allo sguardo dei combattenti e dei civili” spiega Antonio Bartelletti, direttore del Parco. “Noi proponiamo di ricercare e rivivere la storia, per compiere un viaggio di riflessione”.

Chi preferisce dei paesaggi e dei luoghi più sereni può salire a piedi al rifugio Forte dei Marmi, ai piedi del bizzarro torrione calcareo del Procinto, o raggiungere lo spettacolare arco naturale del Monte Forato. Una volta sciolta l’ultima neve, si potrà salire alle cime delle Panie e del Monte Sagro. Le storiche “vie di lizza” verso le cave di marmo e la via Vandelli, una strada selciata del Settecento perfettamente restaurata dal Parco, permettono di scoprire pagine meno dolorose di storia.

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