In Calabria alla scoperta delle antiche terme Luigiane

Terme Luigiane
Terme Luigiane
di Sabrina Quartieri
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Sabato 16 Luglio 2016, 09:25

Si racconta che i Bagni di Guardia Piemontese siano stati considerati “prolifici" sin dalle epoche antiche. Secondo la leggenda che si tramanda, fu la Regina Isabella di Francia durante un viaggio alla ricerca di medici sapienti per curare la sua sterilità, ad approdare per caso sulle spiagge della Riviera cosentina e a scoprire le proprietà miracolose della vicina stazione. Incuriosita da un flusso d’acqua calda proveniente dal torrente Bagni, un piccolo fiume termale che sfocia in mare, Sua Maestà decise di concedersi un bagno e, dopo appena qualche giorno, scoprì di essere finalmente in dolce attesa.

 

Da quel momento il sito, già noto come Petra Majura, venne chiamato “Scoglio della Regina” e nelle vicine contrade si diffuse la notizia dei suoi poteri. Siamo in Calabria lungo la Riviera dei Cedri, dove da secoli si trovano le affascinanti Terme Luigiane. Immersa nel verde, tra piante, aromi di essenze balsamiche e folate di zolfo salutari, la stazione di cura tra Acquappesa e Guardia Piemontese in provincia di Cosenza, viene considerata la più antica della regione. L'origine la si deve al medico napoletano Giovanni Pagano, che scelse per le Terme l’appellativo Luigiane per rendere omaggio al Principe Luigi Carlo di Borbone, che gli offrì il patrocinio per la sua ricerca sulle proprietà terapeutiche di queste acque.

Fiore all'occhiello delle Terme è il fango, famoso per la sua efficacia terapeutica, dovuta alla composizione chimico-fisica e al processo di maturazione, con la parte argillosa (humus e sali minerali) che viene arricchita da “alghe vive”. Ma è il dito del Diavolo il simbolo vero di questo luogo: dallo sperone roccioso sgorgano da sempre le acque termali, valutate come le più ricche di zolfo in tutta Europa (grado solfidometrico: 173 mg/l). Una volta arrivati a destinazione, sono tanti i modi per rilassarsi e rigenerarsi: ci si può fermare nell’adiacente Parco Termale Acquaviva (aperto dalle ore 9.30 alle 19 anche agli ospiti esterni, previo acquisto di un ingresso al prezzo di 12 euro a luglio e 15 ad agosto), per un idromassaggio terapeutico con getti d’acqua a pressione, un po' di nuoto controcorrente e le turbo docce. Altra opzione è quella di trascorrere qualche ora all’interno del Centro Benessere Acquaviva Ame, per provare il miracoloso "percorso SPA" o il pacchetto “Ossigenante”, che include un trattamento viso personalizzato. Nell'area wellness non mancano infatti le idee per una cura innovativa di questa parte del corpo: tra le cose da provare, ci sono le maschere al fango con alghe, la pulizia e la doccia filiforme con acqua sulfurea, il peeling allo zolfo e i trattamenti tonificanti, idratanti e antirughe.

Dopo il relax, per chi è in cerca di escursioni, non lontano dalle terme si può visitare Guardia Piemontese, un delizioso borgo che conserva ancora oggi i resti delle sue origini valdesi e l’uso della lingua occitana. Colpisce, tra i suoi vicoli, il nome delle strade, con doppia denominazione in italiano e in dialetto. Il Paese offre diversi luoghi da vedere, a partire dal centro di cultura "Giovan Luigi Pascale" di proprietà della Tavola Valdese. Nelle sale del palazzo storico è possibile ripercorrere le vicende dei valdesi della Calabria e ammirare gli abiti antichi delle signore, realizzati esclusivamente con tessuti pregiati. Proprio accanto al centro si trova la "Porta del sangue", così chiamata in memoria del massacro della minoranza valdese nel 1561. Davanti a lei si apre un piccolo slargo terrazzato, un salotto sospeso nello spazio e nel tempo, dove d’estate ci si ferma a fantasticare durante le magiche notti stellate sul mare.

Dall'entroterra alla costa il passo è breve: è di solo due chilometri la distanza che separa le Terme dai vasti arenili incontaminati della Riviera dei Cedri, conosciuta anche come Alto Tirreno calabrese. Se a sud si sviluppa la lunga spiaggia di Guardia Piemontese, a nord del complesso termale troviamo le distese di sabbia di Acquappesa, che insieme a Praia a Mare e Diamante, compongono il Parco Marino Regionale Riviera dei Cedri. Diamante, che brulica di botteghe artigianali ed è famosa per la produzione di peperoncino, è un gioiello inaspettato, decorato di murales che raccontano di storie lontane. Informazioni: www.termeluigiane.it; numero verde: 800-231-666. Per dormire: Grand Hotel delle Terme (4 stelle). Collegato, con un passaggio interno, allo stabilimento Therme Novae, è la struttura di maggior livello della zona. Offre 125 camere dotate di ogni comfort. La cucina è particolarmente curata e al ristorante vengono servite anche le tipiche specialità calabresi.

I prezzi, in pensione completa, variano da 100 euro per la camera con balcone in alta stagione a 66 euro per la stanza senza balcone in bassa stagione.
Come arrivare: in macchina prendere l’Autostrada Salerno-Reggio Calabria. Da nord: uscita Tarsia Nord-Spezzano Terme e proseguimento per 42 km sulla superstrada delle Terme in direzione San Marco Argentano e Terme Luigiane. Da sud: uscita Falerna e proseguimento per 58 km sulla S.S.Tirrenica in direzione Amantea, Paola, Terme Luigiane oppure uscita Cosenza Nord e proseguimento per 42 km sulla superstrada per Paola, Terme Luigiane. In treno: stazione FF.SS. di Paola sulla linea Napoli-Reggio Calabria e autoservizi in coincidenza con tutti i treni. Le Terme Luigiane distano 16 km da Paola. Oppure scendere alla Stazione FF.SS di Guardia Piemontese, a 2 km di distanza. In aereo: aeroporto di S. Eufemia di Lamezia Terme a 74 km dalle Terme Luigiane, oppure aeroporto di Crotone. Possibilità di transfer alle Terme su richiesta.

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