Sono ben 800 le famiglie che negli ultimi 18 mesi hanno chiesto assistenza ai centri d’ascolto Caritas di Lecce, per un totale di oltre 2400 persone (tre componenti per ogni nucleo familiare). Un dato allarmante messo sotto la lente d’ingrandimento da Serena Quarta, responsabile dell’Osservatorio Caritas diocesana di Lecce, in occasione dell’incontro sui dati statistici su “Povertà ed esclusione sociale in Italia” tenutosi ieri mattina presso la Sala del trono dell’episcopio di piazza Duomo.
L'incontro sui dati
L’incontro ha aperto la due giorni di iniziative e celebrazioni promosse dalla Caritas diocesana in collaborazione con la Fondazione Casa della carità, in attesa della VI Giornata mondiale dei poveri. La conferenza si è svolta alla presenza dell’arcivescovo Michele Seccia, del sindaco Carlo Salvemini, del direttore della Caritas diocesana don Nicola Macculi, del delegato regionale Caritas Puglia don Alessandro Mayer, della coordinatrice della Caritas Lecce Simona Abate e di Walter Nanni dell’Ufficio Ricerche di Caritas Italiana.
Le casistiche
Le casistiche che si presentano in Caritas sono sempre multiproblematiche. Le difficoltà di natura economica la fanno da padrone con il 45,7%, ma anche il problema legato all’occupazione incide con il 26,8% di coloro che si rivolgono ai centri d’ascolto Caritas del capoluogo leccese. Ma oltre all’ascolto delle varie problematiche, Caritas ha fornito un supporto concreto dimostrato dal 71,8% di interventi messi in atto con beni e servizi materiali. «Abbiamo pubblicato il 21esimo rapporto sulla povertà in Italia, che evidenzia come la Caritas nel corso del 2021 abbia aiuto quasi 600 mila persone sul territorio nazionale - spiega Walter Nanni -. L’elemento che emerge è che anche se la pandemia è passata abbiamo avuto un incremento dell’8% delle persone che hanno chiesto aiuto. I dati sulla Puglia invece ci dicono che dal 2020 al 2021 è aumentato di 10 punti percentuali l’indice delle famiglie in povera relativa. In percentuale è stato l’aumento più alto in tutta Italia. E cioè dal 17 al 28% delle famiglie». Durante l’incontro l’arcivescovo, monsignor Michele Seccia, ha posto l’attenzione sul concetto di relazionalità: «È di fondamentale importanza aiutare l’utenza a crescere e a maturare. La sfida che la Caritas non deve perdere riguarda la relazionalità. Le relazioni da persona a persona assumono un ruolo molto importante». A partire dalle 11 di questa mattina si svolgerà in cattedrale la celebrazione eucaristica con i poveri e i volontari presieduta dall’arcivescovo di Lecce. A seguire poi, intorno alle 12,30, sempre nella Sala del trono dell’episcopio, l’arcivescovo aprirà le porte della sua casa per ospitare tutti i poveri che quotidianamente frequentano le mense.