Lecce, verde in città: 27 alberi ogni 100 abitanti

I dati sono emersi dal censimento promosso dall’amministrazione comunale leccese

Parco delle cave a Lecce
Parco delle cave a Lecce
di Donato NUZZACI
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Giovedì 25 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 14:25

Il quartiere Stadio è il più verde della città di Lecce insieme ai quartieri Kolbe-San Giovanni Battista e San Sabino. A decretarlo è il censimento promosso dall’amministrazione comunale leccese, riguardante il patrimonio arboreo della città che è stato approvato ieri mattina dalla giunta guidata dal sindaco Carlo Salvemini per dare attuazione ad una legge nazionale del 2013 (“Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”). A seguire, nella classifica delle zone con la percentuale più alta di alberi e spazi sempreverdi, ci sono i quartieri Rudiae-San Pio, Santa Rosa, Borgo San Nicola, Ferrovia-Casermette e poi tutti gli altri. Ad avere la minore quantità è il quartiere Mazzini, «due estremi da equilibrare e qualificare» promettono dal Comune. Si tratta di uno studio dettagliato che rivela come nei parchi, sulle strade e sul cielo di Lecce svettano ben 28.092 alberi, rientranti tutti negli spazi di proprietà comunale. Ciò significa che ci sono 27 alberi ogni 100 abitanti, un dato ritenuto in linea con la media nazionale, e che l’amministrazione intende «incrementare». Sono 10 le principali specie arboree presenti che rappresentano il 73% di quelle censite, e in testa compare il leccio con 5.268 individui. Sul totale generale, gli alberi vivi sono il 93,6%, mentre si contano 600 alberi compromessi e un 5,1% di buche con ceppo. «È una situazione decisamente meno catastrofica di quanto si voglia narrare - spiega l’assessora alle Politiche urbanistiche e al Piano verde Rita Miglietta -. Questo censimento non è solo un insieme di dati qualitativi e quantitativi, piuttosto è un patrimonio, una dote collettiva, un vero e proprio capitale di valore sociale, culturale, ambientale ed economico, che abbiamo fortemente voluto mettere in chiaro e dare alla città. Era nostro dovere farlo, nessuno lo aveva mai avviato. Il censimento del verde cittadino, insieme al primo regolamento stralcio approvato di recente sono due tasselli importanti del Piano del verde, a breve chiuderemo anche il bilancio arboreo».

L'analisi sul censimento

Lo studio non si è limitato agli alberi, ma ha incluso pure siepi e arbusti che fanno parte di quello che il Ministero dell’Ambiente ha definito “foresta urbana”, e tutte le aree a verde attrezzato quali parchi urbani, piccole aree a verde attrezzato di quartiere e di vicinato, spazi aperti dedicati allo sport, spazi pedonali con alberature e verde, aree giochi, orti urbani, aree della forestazione, verde di arredo stradale.

Ad essere scandagliata è stata tutta la città, inclusi i borghi e le marine, mappate e numerate anche le aiuole e le strade prive di alberi. Ogni albero è stato censito e georeferenziato. «Per una città grande come la nostra e priva da sempre di un quadro conoscitivo sistematico non è stato semplice - continua l’assessora Miglietta - c’è voluta molta volontà, pazienza e dedizione, grazie ad un accordo siglato con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’Università del Salento che hanno visto la professoressa Antonella Albano e l’agronomo Fabio Ippolito impegnati nella redazione di un lavoro enciclopedico insieme agli uffici. Un lavoro che abbiamo svolto insieme all’assessorato all’Ambiente con Angela Valli e i Lavori pubblici, con il dirigente Maurizio Guido e il Rup (responsabile del procedimento) Antonio De Rinaldis».

Lecce, dunque, aggiunge un nuovo tassello per la tutela e la riforestazione del proprio patrimonio ambientale. Già quest’anno lo studio di Legambiente e Ambiente Italia “Ecosistema Urbano”, aveva rilevato che Lecce registra «il miglior risultato di sempre collocandosi al quarantesimo posto, prima in Puglia, seconda tra le città del Mezzogiorno». «Così bisogna continuare - afferma l’assessora -. Pensiamo ai progetti finanziati con il Pnrr, l’ampliamento Belloluogo, un nuovo parco a Santa Rosa, e poi l’area della forestazione a Borgo Pace e il rafforzamento del patrimonio arboreo dell’Orto Botanico, e ai 13 parchi agroforestali previsti nel Pug che servono ad abbracciare la città con grandi aree verdi di libera fruizione».

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