Dordrecht, Giethoorn e i parchi olandesi: in vacanza come in una fiaba

Giethoorn
Giethoorn
di Sabrina Quartieri
5 Minuti di Lettura
Giovedì 4 Maggio 2017, 09:15 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 12:00

Trascorrere la notte in una vecchia torre dell’acqua riadattata a stanza d’albergo; girovagare tra stretti vicoli che ospitano bizzarri e insoliti edifici inclinati; guidare una barchetta di legno colorata tra romantiche casette di un villaggio sull’acqua; percorrere lunghi viali in sella ad una bicicletta perdendosi tra gli spazi sconfinati della campagna. Nel mondo sono pochi i luoghi di vacanza in cui ci si riesce a sentire come in una fiaba. L’Olanda è uno di quelli, soprattutto se si opta per un viaggio “on the road” che comincia a Dordrecht, la città più antica del Paese, termina a Giethoorn, “La Venezia del nord”, e attraversa i parchi nazionali limitrofi, dove la natura è rimasta incontaminata.
 

 


A Dordrecht, tra mille monumenti, ponti e edifici inclinati: chi vuole scoprire questa incantevole città a piedi, può scegliere tra diversi itinerari, come la “Hoogwaterwandeling” o la “Rondje Dordt”. Ma vale la pena comunque concedersi anche un giro sul “Dordtevaar”, una barca appositamente progettata per navigare i suoi canali. Una volta a bordo, si potranno ammirare antichi ponti, grandi magazzini usati in passato per stipare le merci e bizzarri palazzi che sembrano caderti addosso. A Dordrecht è possibile vivere la magia di una favola: provare per credere, basta scegliere di pernottare a Villa Augustus. Questo grazioso hotel, una vecchia fabbrica riqualificata, ospita ancora un ampio serbatoio d’acqua sopraelevato, oggi riadattato a camera d’albergo. Situata tra i fiumi Merwede, Noord e la vecchia Mosa, la località olandese già nell’anno 1220 fu elevata a rango di città e nel tempo divenne un importante centro commerciale. Per questo Dordrecht è spesso la protagonista di diversi racconti di navigazioni, inondazioni (come quella di Santa Elisabetta del 1421 che la trasformò in un’isola), incendi, bonifiche, mulini e idrovore. La storia, la ricchezza e la cultura del suo passato restano ancora oggi tutte da scoprire. Parlando di pittura ad esempio, molti allievi di Rembrandt trascorsero lunghi soggiorni in città, incuriositi dalla bellezza della sua luce. In seguito, altri artisti raggiunsero questo luogo per dipingere. Attualmente molte delle opere create possono essere ammirate all’interno del Dordrechts Museum. Girando tra i vicoli del centro storico infine, ci si ritroverà immersi tra mille monumenti, molti dei quali riadattati a ristoranti, spazi espositivi e teatri.
 
Il parco “De Biesbosch”, bellezza allo stato puro: è un idilliaco bacino d’acqua dolce caratterizzato da fenomeni di marea. Vasta quasi 100 chilometri quadrati e non lontano dai mulini della Kinderdijk e da Dordrecht, la riserva risale al 1421 al tempo della storica inondazione di Santa Elisabetta, quando la zona fu sommersa di acqua salata. Solo un anno più tardi, invece, si ruppe la diga di Sleeuwijk e fu così che nacque il parco nazionale: oggi “De Biesbosch” è considerato una delle mete preferite dagli amanti della natura. Ideale per escursioni a piedi, in bicicletta o in canoa, questo incredibile spazio si compone di un fitto labirinto di fiumi e ruscelli dalle acque cristalline. Salendo a bordo delle “fluisterboot” elettriche, imbarcazioni appositamente progettate per navigare tra le poco profonde cale del parco, gli appassionati di birdwatching potranno osservare molte varietà di uccelli acquatici. Per chi desidera soggiornare a “De Biesbosch”, sono disponibili molti ecolodge immersi nella natura.
 
Nella romantica Giethoorn, la “Venezia del nord”: questo fiabesco borgo sui canali accoglie ogni anno un milione e mezzo di visitatori da tutto il mondo. Il villaggio si trova nella zona nordoccidentale della provincia dell’Overijssel, ed è la prova di come gli olandesi siano maestri del vivere con l’acqua e sull’acqua. Tra laghetti, trinche e boschi, la località puntellata dalle tipiche fattorie olandesi con i tetti ricoperti di canne, sembra sospesa nel tempo. Raggiungibile solo dall’acqua o attraversando gli oltre 170 ponticelli di legno, la “Venezia del nord” ha origini antiche. Nacque cioè come insediamento per l’estrazione della torba, attività che in passato ha dato luogo alla formazione di laghi, bacini artificiali, canali e fossati. Strade sull’acqua che si affrontavano solo a bordo dei “punter”, imbarcazioni lunghe 6 metri che venivano spinte usando un bastone (il cosiddetto “punteraar”). Per visitare il borgo, la cosa migliore è mettersi alla guida di una delle tante barchette che è possibile prenotare per pochi euro sul posto. Non mancano, al villaggio, le tappe gourmet: la località ospita infatti diversi ristoranti che si affacciano sull’acqua, una gradevole parentesi di gusto dopo un’escursione.

Al parco nazionale “Weerribben-Wieden”, l’area torbosa più grande dell’Europa nordoccidentale: laghi, stagni e canali si alternano a torbiere, canneti e boschi lussureggianti, ma anche ai borghi acquatici di Giethoorn, Dwarsgracht, Belt-Schutsloot e Wanneperveen. Per immergersi tra le bellezze del parco, si può noleggiare una barca al suo ingresso. Nella riserva si trovano zone paludose di dimensioni tali da essere considerate uniche in tutta Europa. Aree di valore soprattutto per gli amanti degli animali, che possono fare incontri interessanti con lontre e sterne nere, cormorani e aironi. Se si opta per un giro in bicicletta, i percorsi ciclabili “Wieden” e “Weerribben” non deluderanno gli esploratori: oltra ad un tuffo nella natura, si potranno ammirare le tipiche abitazioni degli operai delle torbiere di un tempo e i “Tjaskermolen”, i mulini che mantenevano bagnati i canneti. Per gli escursionisti invece, da non perdere la “Stille Kiersche Wijde-route”, la “Wandelroute Weerribben” o i sentieri sterrati. L’origine dell’area è legata all’estrazione della torba che, nella sua forma essiccata, veniva considerata un eccellente combustibile. Durante le tempeste del 1776 e del 1825, però, l’acqua riuscì a farsi strada a tal punto da trasformare vaste porzioni di territorio in laghi. Con il passare del tempo, bacini come il “Beulakerweide” e il “Belterweide” sono diventati splendide aree ricreative e oggi offrono un’ampia scelta di attività da praticare e sport acquatici da provare. Per informazioni: www.holland.com.

© RIPRODUZIONE RISERVATA