Marrakech, non solo suk: tour tra musei e giardini imperdibili

Marrakech: tour tra musei e giardini imperdibili
Marrakech: tour tra musei e giardini imperdibili
di Francesca Spanò
3 Minuti di Lettura
Giovedì 26 Luglio 2018, 14:27 - Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 18:19

Un viaggio in Marocco interessa sempre i cinque sensi e, durante la sosta a Marrakech, tra spezie e acquisti al suk, si finisce per dimenticare che la città offre anche tanto altro. Ci si può letteralmente perdere tra gli storici siti culturali della Medina e il nuovo museo di Yves Saint Laurent. Bastano solo 24 per scoprire un luogo diverso con differenti atmosfere, altrettanto affascinanti. Passeggiare all’aria aperta, magari a fine estate, può essere un’ottima alternativa per un lungo weekend fuori casa senza allontanarsi troppo.
 

 
 
Non solo suk
 

Marrakech è conosciuta soprattutto per i colori vivaci dei suoi suk, ma ha molto di più da proporre, a cominciare dai riad. Uno tra i più belli, dall’alto valore storico, è Dar Darma nel cuore della Medina e proprio da qui si può partire per un giro interessante nei dintorni. Perdersi nel suo dedalo di stradine è un must e, prevedendo una lunga passeggiata, è bene rifocillarsi con una colazione marocchina ricca, prima di mettersi in cammino.
 
I musei
 
Il primo è certamente quello della Fotografia, dove ammirare una interessante collezione di foto in bianco e nero scattate nel Paese tra il 1870 e il 1960. Bellissimo è fare un salto nel tempo e scoprire usi, tradizioni e un passato dimenticato che possono spiegare meglio al turista le caratteristiche peculiari di questa terra. Non mancano poi degli scatti di artisti contemporanei locali. Tre piani di galleria con un cortile interno e una terrazza con vista, dove sorseggiare tè alla menta. Poco distante ecco un altro simbolo locale: la Medersa di Ben Youssef. Si tratta della maggior scuola coranica di tutto il Nord Africa e vero capolavoro di architettura ispano-moresca. Colpisce subito con il suo mosaico di piastrelle in cinque colori (dette zellij) ma anche finestre in legno di cedro, una nicchia che indica la direzione della Mecca in marmo di Carrara e archi in stucco. Incredibili, poi, i riflessi del cielo blu della piscina in una atmosfera quasi spirituale.
 
Visita ai Giardini

 
Le Jardin Secret è un caleidoscopio di tinte azzurre e verdi, dove perdersi. Questa casa marocchina è tra le più antiche della città ed è circondata da alte mura. Dentro vi si trovano dei giardini di Tom Stuart Smith. Il primo è il Giardino Islamico con piante dal significato religioso (dal’ulivo alla palma da dattero), il secondo è il Giardino Esotico con piante grasse provenienti da mondi lontani. Fuori dalle mura cittadine, poi, ci sono i famosi Giardini Majorelle, il cui nome deriva dal pittore francese Jacques Majorelle che fece costruire l’annessa residenza. Intorno agavi e cactus in contrasto col blu e giallo della Villa Bou Saf, acquistata da Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, che la ristrutturarono nel 1966.
 
 
Il museo dell’arte del profumo in Marocco e quello di Yves Saint Laurent
 
Entrambi nuovissimi, sono anche molto belli e interessanti da visitare. Il primo si chiama L’art de vivre e nel corso del giro, si può vedere il processo di creazione delle fragranze. Si va dalla distillazione delle acque floreali fino all’estrazione degli olii essenziali. C’è poi il museo dedicato allo stilista Yves Saint Laurent, disegnato dallo studio francese KO. Qui, oltre alle mostre permanenti ci sono quelle temporanee e, all’interno non manca una biblioteca con oltre 6.000 volumi, un auditorium, un bookshop e un bar con terrazza.
 

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