Notre-Dame, Canadair inutilizzabili: il getto avrebbe distrutto le vetrate

Notre-Dame, Canadair inutilizzabili: il getto avrebbe distrutto le vetrate
Notre-Dame, Canadair inutilizzabili: il getto avrebbe distrutto le vetrate
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Lunedì 15 Aprile 2019, 21:07 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 19:12

Bruciava la cattedrale di Notre-Dame, a Parigi, e le autorità francesi hanno subito valutato ogni ipotesi per domare l'incendio nel tempo più breve. In un primo momento si è anche immaginato di utilizzare il Canadair, vale a dire l'aereo antincendio capace di incamerare e sganciare acqua. E anche il presidente americano Donald Trump ne ha invocato l'uso.
 





I vigili del fuoco parigini, però, hanno scartato l'idea in fretta. Infatti il Canadair è un aereo progettato per spegnere gli incendi boschivi o, comunque, divampati in aree vaste. Può riempire i serbatoi con circa 6.140 litri di acqua o di liquido ritardante. Ma sganciare sei tonnellate d'acqua a quasi 200 km/h da almeno 100 metri di altezza avrebbe l'effetto di una bomba, soprattutto su un'unica costruzione antica di 800 anni.

Notre-Dame, Canadair inutilizzabili: il getto avrebbe distrutto le vetrate
 


L'uso dei Canadair, come detto, è pienamente efficace contro gli incendi dei boschi quando l'effetto dell'acqua si unisce a quello del potente spostamento d'aria causato dalla caduta di tanto liquido a quella velocità da quell'altezza. Ugualmente improbabile, per lo stesso motivo, l'uso di elicotteri con gavoni pieni d'acqua appesi al gancio baricentrico.

Per non dire della difficoltà di pilotare tra le vampate di calore emesse da un incendio di tali dimensioni e concentrato su una zona ristretta le cui fiamme farebbero inoltre evaporare gran parte d'acqua prima che arrivi alla base dell'incendio.

In particolare, poi, a Notre-Dame, a risentirne maggiormente sarebbero stati le vetrate policrome e i rosoni, due tra i capolavori che la cattedrale conserva. Inoltre non sarebbe stato neppure semplice ricaricare d'acqua i serbatoi degli aerei nella zona di Parigi.

I tre grandi rosoni di Notre Dame sono rimasti «intatti» dopo l'incendio del 15 aprile, ha reso noto il ministro della Cultura francese, Franck Riester.
Anche le opere d'arte all'interno della chiesa, come l'organo e i dipinti di maggiori dimensioni, sono stati salvati e saranno portati via per restauri già a partire da questo fine settimana. Fra gli interventi più urgenti, la sistemazione di un «ombrello» per proteggere l'interno della cattedrale dalla pioggia.


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