Incontra una persona conosciuta su Tinder e scompare: 24enne trovata smembrata

Incontra una persona conosciuta su Tinder e scompare: 24enne trovata smembrata
di Federica Macagnone
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Martedì 9 Luglio 2019, 19:07 - Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 10:54

Voleva solo un appuntamento e invece ha incontrato la morte. Sydney Loofe, 24 anni, è stata trovata morta nel dicembre 2017 vicino a Edgar, a sud-ovest di Omaha, negli Usa, circa un mese dopo la sua scomparsa: quella sera era uscita per incontrare un uomo che aveva contattato tramite l’app di Tinder. L’ultima foto la ritrae ben vestita mentre si appresta a uscire di casa: poi il nulla.

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Per un mese i genitori e la polizia l’hanno cercata ovunque, fino a quando gli agenti non hanno trovato il suo corpo, smembrato in 14 pezzi e stipato in alcuni sacchi di plastica abbandonati in un campo. Per quella morte terribile sono adesso sotto processo Aubrey Trail, 52 anni, e la sua ragazza 25enne, Bailey Boswell, entrambi accusati di omicidio di primo grado.



 
Durante il processo Michelle Elieff, patologo forense, ha riferito che sul corpo di Sydney c’erano segni di lotta: la ragazza aveva il lobo strappato e segni di lividi sul corpo. Ma gli avvocati della difesa sostengono che si è trattato di un incontro sessuale finito male e che si trattava di un rapporto consensuale: Sydney, che avrebbe accettato di partecipare all’incontro dietro il pagamento di una somma di denaro, sarebbe morta mentre si faceva soffocare per gioco.
 
Ma per i pubblici ministeri c’è un dato inconfutabile: Trail e Boswell hanno usato Tinder per attirare Loofe in una trappola mortale, pianificando anticipatamente il rapimento e l’omicidio. La vittima ha incontrato la ragazza per la prima volta il 14 novembre 2017, concordando con lei un appuntamento per la notte seguente. L'ultima volta che qualcuno ha visto Sydney è stato il 15 novembre, quando ha postato una sua foto su Snapchat con la didascalia: «Pronta per il mio appuntamento». Da quel momento il nulla: la madre ha denunciato la sua scomparsa il giorno successivo, quando non si è presentata al negozio di bricolage dopo lavorava come cassiera. Ma la ragazza era già morta, soffocata dal filo di una prolunga prima di essere smembrata.
 
Durante il processo contro Trail, tre donne hanno testimoniato, raccontando che l'uomo avrebbe attirato alcune sue vittime tramite Tinder per poi convincerle ad aderire alla sua setta. Diceva loro di essere un vampiro e di leggere nelle loro menti. Hanno descritto come Trail si facesse chiamare "papà" e come avessero fatto sesso di gruppo con lui. Una di loro, in particolare, ha raccontato di come i due killer l’avessero invitata a uccidere per avere “più poteri” e di come le avessero intimato di non raccontare nulla se non voleva che la sua famiglia venisse sterminata  
 
Un'altra donna ha testimoniato che Trail e Boswell l'hanno costretta a seguire regole severe, incluso il fatto che doveva contattarli ogni tre ore per far sapere loro dove si trovava. Se non rispettava le regole veniva soffocata con una cintura e schiaffeggiata. Un'altra donna, invece, ha raccontato di come i due parlassero sempre di torture e di omicidi. Se condannati, Trail e Boswell potrebbero essere condannati a morte. 

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