Sesso e scambisti in spiaggia: a Jesolo esplode la protesta

La laguna del Mort, la spiaggia del sesso tra Jesolo ed Eraclea
La laguna del Mort, la spiaggia del sesso tra Jesolo ed Eraclea
di Giuseppe Babbo
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Martedì 17 Settembre 2019, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 15:37

JESOLO/ERACLEA - «Altro che controlli, la spiaggia del Mort continua ad essere frequentata da persone alla ricerca di avventure sessuali». Ancora la spiaggia a luci rosse. Laguna del Mort presa d'assalto dagli amanti della tintarella integrale, ma anche da esibizionisti e coppie in cerca di avventure a tinte forti. Complici le temperature di nuovo estive, anche nel weekend appena trascorso sono state migliaia le persone che hanno frequentato questo lembo di spiaggia, sospeso tra la foce del Piave e al confine tra i comuni di Eraclea e Jesolo.

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E molti si sono lasciati andare, vivendo una giornata a stretto contatto con la natura, prendendo il sole nudi, distesi tra la spiaggia o i gradoni in cemento, anche se quelle aree non sono riservate ai naturisti in quanto la sperimentazione che era stata avviata alcuni anni fa non è più stata ripetuta. Il problema però non era rappresentato dai naturisti di per sé, ma da chi è andato oltre, dando vita ad effusioni sempre più spinte fino ad arrivare a veri e propri rapporti sessuali. Situazioni note da anni, già segnalate anche nel recente passato, ma che avevano fatto scattare una seriedi controlli. Tecnicamente la spiaggia rientra infatti nella spiaggia di Eraclea mare dalla quale si accede a piedi, ma per la legge fa parte del territorio rivierasco di Jesolo.

I CONTROLLI ESTIVI
E per questo il sindaco Valerio Zoggia, dopo aver ricevuto una serie di proteste, durante l'estate aveva dato vita a dei controlli, sia con i volontari dell'associazione nazionale carabinieri ma anche con gli agenti della Polizia locale. E se in un paio di occasioni sono state anche abbattute le baracche abusive utilizzate come alcove, dopo gli ultimi controlli la situazione sembrava essersi normalizzata.

Salvo diventare nuovamente esplosiva negli ultimi giorni, anche perché la spiaggia continua ad essere frequentata dagli amanti del naturismo, che però, come si diceva, ad oggi non hanno più alcuna autorizzazione.

LA PROTESTA
«Domenica scorsa ci sono state delle situazioni che sono andate oltre il naturismo segnalano alcuni jesolani, che hanno trascorso il pomeriggio al Mort e oltretutto nel tratto di spiaggia più vicino a Cortellazzo, quello maggiormente frequentato dalle famiglie. Non ci voleva molto a capire cosa facessero gruppi di tre, quattro persone, che si aggiravano assieme tra le dune. Alcuni sono arrivati nudi perfino nella zona delle famiglie, e invitarli a indossare un costume è stato inutile. Servono più controlli e una regolamentazione di questa area».

A chiederlo, da tempo, è anche l'associazione 3VeNat, sodalizio che rappresenta i naturisti del Triveneto e che sei anni fa aveva ottenuto la gestione di un tratto di spiaggia come sperimentazione, che però non è stata più ripetuta. «Viviamo un paradosso aveva ricordato durante l'estate il presidente dell'associazione, Daniele Bertapelle, il Veneto ha una legge per il naturismo ma non una spiaggia. Noi come associazione riceviamo decine di richieste di informazioni da tutta Europa per il Mort, a tutti sconsigliamo di andarci in assenza di una regolamentazione. E' evidente che nel caso di nuove regole, certe situazioni si verificherebbero con più difficoltà».
 

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