Il capannone con Ferrari e Porsche andato a fuoco era abusivo: ora dovrà essere demolito

Abusivo il capannone andato a fuoco con Ferrari e Porsche: 90 giorni di tempo per demolirlo
Abusivo il capannone andato a fuoco con Ferrari e Porsche: 90 giorni di tempo per demolirlo
di Eliseo ZANZARELLI
2 Minuti di Lettura
Lunedì 6 Maggio 2024, 20:21 - Ultimo aggiornamento: 21:02

Il capannone delle supercar andate a fuoco era abusivo e dovrà essere demolito. Sul finire dello scorso mese di marzo, a Oria, un incendio distrusse ben cinque auto lussuosissime: due Ferrari, altrettante Mercedes e una Porsche di proprietà di un imprenditore di Manduria (Taranto) residente al Nord.

I bolidi

Dal valore di circa un milione e mezzo di euro - erano semplicemente parcheggiati in quel capannone industriale riconducibile a imprenditori oritani e intestato a una donna. Gli accertamenti dei carabinieri, dei vigili del fuoco e della polizia locale fecero emergere come l'immobile - circa 105 metri quadri in coibentato e intelaiato con cavi metallici - fosse stato realizzato in zona agricola e sottoposta a vincolo (coni visuali) senz'alcuna autorizzazione da parte del Comune. Di qui l'intimazione alla proprietaria, da parte del responsabile dell'Ufficio tecnico architetto Antonio Dattis, di procedere entro 90 giorni al ripristino dello stato dei luoghi mediante demolizione.

Se non vi provvederà la proprietaria, lo farà il Comune a spese della proprietaria (che comunque potrà chiedere un permesso di costruire in sanatoria entro 90 giorni o presentare ricorso entro 60 giorni).

Erano le ore 22 dello 19 marzo quando le fiamme si svilupparono nell'autorimessa in contrada Salinelle, lungo la direttrice Santuario di San Cosimo alla Macchia. Cosa sia accaduto di preciso, quella notte, è ancora da accertare. Ciò ch'è certo, invece, è che in quel garage vi fosse almeno un veicolo ad alimentazione elettrica tenuto in carica: non si esclude che il problema possa essere, in qualche modo, riconducibile a questioni di corrente. D'altra parte, anche una delle sportive distrutte dalle fiamme - una Ferrari 296 GTB - era ibrida (benzina/elettrico) e potrebbe essere stata collegata a una presa dell'impianto da cui è servito lo stabile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA