Ricettazione, rivendeva online scarpe e vestiti sottratti dalla ditta dove lavorava: deferiti magazziniere e moglie

In loro possesso sono stati rinvenuti capi per un totale di oltre 500 articoli per i quali si è stimato un valore commerciale di vendita al dettaglio di circa 40.000 euro

Ricettazione, rivendevano online scarpe e vestiti sottratti dal magazzino della ditta dove lavoravano: deferiti marito e moglie
Ricettazione, rivendevano online scarpe e vestiti sottratti dal magazzino della ditta dove lavoravano: deferiti marito e moglie
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Mercoledì 17 Maggio 2023, 11:34 - Ultimo aggiornamento: 20:19

Il piano criminale era raffinato: sottraeva vestiti, scarpe e capi di abbigliamento dal magazzino dell'azienda dove lavorava per rivenderli poi online. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Taranto hanno deferito in stato di libertà, alla locale Procura della Repubblica, una coppia, lui 59enne e lei 46enne, presunti responsabili del reato di ricettazione in concorso di capi di abbigliamento, calzature e accessori, presumibilmente oggetto di furti commessi ai danni di una nota azienda commerciale del territorio.

Le indagini

Le indagini si sono sviluppate dallo scorso aprile, quando il legale rappresentante dell’azienda commerciale jonica, ha denunciato presso gli uffici del Comando Compagnia Carabinieri di Taranto, la vendita di merce, tramite famosi siti di commercio online, asseritamente trafugata dal loro magazzino aziendale.

La ricostruzione dei fatti da parte dei Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Taranto, ha permesso di acquisire indizi di colpevolezza nei confronti di un magazziniere dell’azienda e della coniuge, nei cui confronti la scorsa mattina, i carabinieri hanno eseguito un decreto di perquisizione domiciliare emesso dalla Procura jonica.

In loro possesso sono stati rinvenuti capi di abbigliamento, accessori e calzature sportive, per un totale di oltre 500 articoli per i quali si è stimato un valore commerciale di vendita al dettaglio di circa 40.000 euro.

Il materiale rinvenuto è stato riconosciuto e consegnato al legittimo proprietario, mentre i due coniugi sono stati deferiti in stato di libertà alla competente Procura della Repubblica.

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