Preside aggredito dal genitore di un'alunna: aveva già litigato con un insegnante. I sindacati: «Scuola, situazione preoccupante»

Preside aggredito dal genitore di un'alunna: aveva già litigato con un insegnante. I sindacati: «Scuola, situazione preoccupante»
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Mercoledì 31 Gennaio 2024, 18:07 - Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 14:07

È stato aggredito questa mattina il dirigente scolastico Marco Cesario dell'Istituto comprensivo Dante Europa di Taranto. A scagliarsi contro di lui, a scuola, il genitore di un'alunna, dopo una discussione con l'insegnante della figlia. Lo denunciano i sindacati, che raccontano come il preside abbia riportato visibili ferite. «È evidentemente necessaria una urgente e capillare azione sociale e politica che sostenga la scuola nella sua quotidiana opera di affermazione non solo nominale della legalità, in un tessuto sociale sempre meno disponibile ad accettare quelle regole che la scuola propone e, indirettamente, impone», scrive la Cisl in una nota firmata da Antonio Castellucci (segretario generale) e da Gianna Guido (segretaria scuola). Il sindacato «nell'esprimere piena solidarietà al Ds Cesario, manifesta sdegno per quanto accaduto, chiedendo agli organi scolastici competenti l'assunzione determinata di iniziative a tutela di tutti i lavoratori della scuola, da tempo ormai 'in trincea', nell'esercizio delle proprie preziose funzioni».

Cosa è successo

Il dirigente Marco Cesario questa mattina infatti, mentre era in servizio all’interno del Plesso Europa, è stato oggetto dell’attacco violento da parte di un genitore che si è scagliato contro il preside, ferendolo, dopo una discussione per futili motivi con l’insegnante della figlia.

«L’aggressione, l’ennesima, ad un rappresentante della scuola è il termometro di una tendenza che ormai è fin troppo acclarata.

La scuola-bersaglio, deligittimata, depotenziata, definenziata, svilita al ruolo di azienda o parcheggio in cui i genitori possono pretendere e comandare», aggiunge Giovanni D'Arcangelo, segretario della Cgil Taranto. «Siamo molto preoccupati per il degrado che il rapporto tra l’utenza e l’istituzione scuola sta assumendo – dice Vincenzo Colia, segretario generale della Flc di Taranto – e decisamente angosciati per ciò che denunciamo da sempre come un pericolo per chi lavora all’interno della scuola e per la comunità che invece all’interno di questa importante istituzione dovrebbe trovare sicurezza, serenità, un clima di reciproco rispetto. La riduzione costante del personale scolastico va proprio nella direzione opposta e ciò genera la crescente difficoltà di trovare dei punti d'incontro con la società che è sempre più restia ad accettare le regole che la scuola, perno della comunità educante, propone nell’interesse della crescita civile e democratica della collettività»

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