Un'assistente di volo è riuscita a salvare una ragazza, vittima del traffico di esseri umani. È successo sul volo di linea partito da Seattle e diretto a San Francisco, quando Sheila Frederick, 49 anni è rimasta insospettita dall'atteggiamento di due passeggeri. Un uomo di mezza età, ben vestito, si accompagnava ad un'adolescente di 14 o 15 anni, decisamente meno curata. «Ero sicura che ci fosse qualcosa di strano», ha dettola Frederick al programma 10 News, «Lui era ben vestito e molto curato, mentre la ragazza era triste e spettinata». Al tentativo di stabilire un contatto, l'uomo si è messo sulla difensiva e la ragazza ha rifiutato una conversazione.
Insospettita da tale atteggiamento, l'assistente di volo ha lasciato un biglietto per la ragazza nel bagno dell'aereo, al quale l'adolescente ha risposto: “Ho bisogno d'aiuto”. Il personale di bordo ha subito informato la polizia di San Francisco che ha arrestato l'uomo una volta atterrato. È dal 2009 che l'equipaggio di bordo negli Stati Uniti viene addestrato a riconoscere e combattere il traffico di esseri umani. Tra i segnali più comuni ci sarebbe proprio la reticenza al contatto visivo e l'abbigliamento riconoscibile delle vittime. Solo nel 2016 il dipartimento Immigrazione degli Stati Uniti ha arrestato 2000 trafficanti identificando almeno 400 “schiavi”.
Hostess salva ragazza vittima del traffico di esseri umani su un aereo diretto a San Francisco
di Alessio Barbati
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Lunedì 6 Febbraio 2017, 15:34 - Ultimo aggiornamento:
7 Febbraio, 21:28
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