Continua incessante l’attività del commissario giudiziale e dei tre “007” arrivati a Bari, dopo il terremoto dell’inchiesta “Codice interno” che, il mese scorso, ha visto eseguire 137 ordinanze di custodia cautelare con accuse a vario titolo di associazione a delinquere con l’aggravante del metodo mafioso. Inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari che ha acceso la luce su alcuni presunti rapporti tra clan mafiosi e alcuni segmenti della vita politico amministrativa della città. In questi giorni, uno dei punti su cui si sta focalizzando il lavoro dell’amministratore giudiziale dell’Amtab, l’avvocato romano Luca d’Amore, e l’attenzione dei tre commissari inviati dal Viminale, per verificare se ci sono state infiltrazioni mafiose o condizionamenti da parte della mafia sull’attività amministrativa del comune di Bari e delle sue società partecipate, è la relazione che il consiglio di amministrazione dell’azienda inviò al socio unico, il comune di Bari, sulla situazione di bilancio nella quale si trovava la società fino al 28 febbraio del 2023.
La relazione, sottoscritta dall’allora presidente Sabino Persichella, che meno di tre mesi dopo lasciò l’incarico, e dai due componenti del cda, Lorena Costantini e Giovanni Paternoster, parlava chiaro e avvisava il comune di Bari che il 2022 (anno nel quale era presidente l’avvocato Pierluigi Vulcano, fino a novembre) era stato un anno difficile dal punto di vista economico-finanziario.
Dalla stessa relazione si apprende che il 29 dicembre del 2022, il comune di Bari, «ha provveduto a coprire le perdite fino ad allora accumulate e mai regolamentate nella misura di 4.259.541 euro, utilizzando il pari importo dalla riserva di rivalutazione». E, se da un lato, nel 2022, improvvisamente sono aumentati i costi di personale e materie prime, dall’altro lato, si legge nella relazione, «i ricavi sono diminuiti di circa 2,7 milioni rispetto al dato del medesimo periodo», ovvero mettendo a confronto le entrate del 2022 con quelle del 2021. A salvare, dunque, la società fu proprio quel versamento straordinario del comune di oltre 4 milioni e 200mila euro, come si legge nella stessa nota dell’Amtab che diceva che «la situazione finanziaria della società, come emerge dal rendiconto finanziario, presenta alcuni squilibri».