Gino Cecchettin, il papà di Giulia: «Questo processo mi interessa poco, nulla potrà ridarmi mia figlia»

Né rabbia né soddisfazione alla chiusura delle indagini a carico di Filippo Turetta, il papà della 22enne uccisa dall'ex ora è concentrato solo sul ricordo della figlia perduta

Gino Cecchettin, il papà di Giulia: «Questo processo mi interessa poco, nulla potrà ridarmi mia figlia»
Gino Cecchettin, il papà di Giulia: «Questo processo mi interessa poco, nulla potrà ridarmi mia figlia»
di Redazione web
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Giovedì 16 Maggio 2024, 12:47

«Qualsiasi sarà la sentenza, nulla mi potrà ridare mia figlia». Non c'è rabbia nelle parole di Gino Cecchettin, il papà di Giulia, al termine delle indagini su Filippo Turetta, l'ex fidanzato reo confesso che l'ha uccisa l'11 novembre 2023 con una crudeltà  - scrivono i magistrati - «chiaramente eccedente l'intento omicida». Un processo, quello che attende il 22enne attualmente detenuto nel carcere di Montorio, a Verona, che non rientra nei suoi pensieri: «Vorrei restarne fuori il più possibile, tenermi un po’ a distanza», ha spiegato Gino all'emittente Antenna 3. 

Il ricordo di Giulia

Il papà di Giulia Cecchettin ha dichiarato la sua massima fiducia nella magistratura e negli avvocati che seguono il caso, ma la sua proprità al momento è un'altra: «Per me è giunto il momento di creare valore e andare avanti su altre cose.

Ricordare Giulia è il mio solo e unico obiettivo, mantenere vivo il suo ricordo. La parte di processo mi interessa poco, pur facendo affidamento sulla giustizia. Tutto quello che ne verrà fuori lo accetterò».

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