Natale e Capodanno, ristoranti (quasi) sold out per pranzo e cenone. Menu e prezzi

Natale e Capodanno, ristoranti (quasi) sold out per pranzo e cenone. Menu e prezzi
di Matteo BOTTAZZO
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Domenica 10 Dicembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 09:53

Il pranzo di Natale o il cenone di Capodanno? Meglio se al ristorante. Fervono i preparativi per le feste e a Lecce i ristoranti iniziano a registrare il tutto esaurito: non saranno pochi, infatti, quelli che festeggeranno il Natale e accoglieranno il 2024 fuori casa. Un trend confermato dai ristoratori della città che sono oramai prossimi al sold out sia per Natale che per Capodanno con le prenotazioni per il consueto cenone della notte di San Silvestro. Ma gli addetti ai lavori tornano a segnalare una criticità già rilevata durante i mesi estivi del boom turistico: la carenza di personale di cucina e di sala che ora rischia di far sentire i suoi effetti negativi anche in vista delle feste. 

Gli chef

«È andato tutto per il meglio nel corso di questi giorni di festa, non ci possiamo assolutamente lamentare - fa sapere Alessandra Civilla, chef del ristorante Alex a Lecce-. La nostra clientela è principalmente leccese e dell'hinterland cittadino, ma non sono mancati i turisti che hanno scelto il nostro locale per un pasto. Il bilancio di questi primi giorni di festa non può che essere positivo ovviamente, così come anche le previsioni per Natale e Capodanno. Noi abitualmente la sera della vigilia siamo chiusi ma per il 25 dicembre a pranzo e per il cenone del 31 dicembre oramai siamo prossimi al tutto esaurito». 
Stessa situazione più che positiva anche per un altro dei locali più noti in città che sottolinea come il processo di destagionalizzazione turistica sia oramai a buon punto, permettendo così a Lecce di essere una città attraente tutto l'anno e non solo più nel periodo estivo: «Le feste sono iniziate nel migliore dei modi e questa è sicuramente un ottimo segnale, in particolare perché significa che gli italiani sono tornati a spendere sia per mangiare che per viaggiare -sottolinea Gigi Perrone del ristorante Semiserio-.

Non ci possiamo assolutamente lamentare, perché in questi giorni, oltre allo zoccolo duro dei clienti abituali, ci sono stati dei turisti che sono arrivati nel nostro locale. È sicuramente un ottimo preludio per le festività natalizie che, per quanto riguarda i giorni più attesi fa ben sperare, visto che abbiamo già un gran numero di prenotazioni che ci permettono di avere la prospettiva di poter chiudere le prenotazioni con ampio anticipo». 

Il personale qualificato

C'è però un problema per queste serate, quello legato al personale. Da parte dei ristoratori arrivano delle richieste di professionalità, ma c'è anche la disponibilità a pagare bene l'impegno lavorativo in dei giorni particolari in cui tutti avrebbero il desiderio di trascorrerlo in famiglia. «Quello del ritoccatore non è un mestiere semplice, si lavora quando gli altri si rilassano e trascorrono delle ore in serenità - spiega Piero Merazzi dell'Osteria degli Spiriti -. Per la notte di capodanno noi offriamo un compenso di 100€ per un servizio che inizia alle 18 e termina alle 2 di notte. Ma non è semplice trovare personale specializzato, perché per lavorare in certe serate non ci si può improvvisare camerieri per una notte». 
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il titolare di uno dei locali di cucina orientale più noto della città: «Noi abbiamo la fortuna di avere un gruppo di lavoro che lavora insieme da diversi anni, certo è però che in alcune occasioni servono delle integrazioni, che però sono difficili da reperire, chi ha esperienza non rimane qui e preferisce andare fuori e i ragazzi che escono fuori dall'istituto alberghiero non sono così facilmente reperibili sul mercato del lavoro - afferma Ivan Scrimitore del ristorante Fugu -. Anche per noi le feste sono iniziate bene e anche le prenotazioni per le feste procedono al meglio, come gli altri anni per capodanno confermiamo il menù alla carta senza imporre un menù fisso per una sera speciale, in cui ai nostri ospiti vogliamo lasciare la possibilità di gustare i loro piatti preferiti e non una selezione scelta da noi». 

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