Bari, Capodanno da tutto esaurito negli alberghi e nei b&b

Bari, Capodanno da tutto esaurito negli alberghi e nei b&b
di Elga MONTANI e Adalisa MEI
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Martedì 2 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 20:59

È andato tutto secondo i piani. Anzi meglio di quanto ci si aspettasse. Migliaia di persone hanno cantato e ballato in piazza Prefettura a Bari fino alle 2 di ieri mattina al concertone di Capodanno, organizzato come da tradizione dall'amministrazione comunale con Telenorba. Quattro ore di spettacolo per festeggiare l'arrivo del nuovo anno, mentre sul palco, con lo sfondo del teatro Piccini, si sono alternati Coez, Frah Quintale ed Ermal Meta. Gremita di ragazzi e ragazze era la piazza, così come gremita di oltre duemila turisti è stata in questi giorni l'intera città, arrivati proprio per godersi lo spettacolo organizzato nel centro cittadino. 
Ci si attendeva una percentuale di occupazione delle strutture ricettive intorno al 70%, ma invece il 2023 si è chiuso meglio del previsto: con il sold out di b&b e alberghi. Entusiasti ovviamente gli operatori del settore turistico, sia i titolari delle strutture ricettive che i ristoratori. «Sono state superate le nostre più rosee aspettative», ha raccontato Giovanna Castrovilli, presidente Aetb (Associazione extralberghiero Terra di Bari) e dirigente extralberghiero Confimpresaitalia. Pochissimi i turisti stranieri, ma tanti di prossimità. «Sono arrivati a Bari numerosi pugliesi - spiega - ma anche da regioni limitrofe, così come dalla Campania, Calabria e anche Sicilia».

Bari meta turistica non solo in estate

Il sold out registrato a Bari dimostra quindi che promuovere l'immagine della Puglia come meta di vacanza, non soltanto estiva grazie ad un calendario di eventi, funziona. La città chiude così l'anno «con il botto, ma - chiarisce Castrovilli - ci aspettano mesi difficili. Il fenomeno è fisiologico in attesa dell'arrivo degli stranieri». Il futuro del turismo è quindi ancora incerto. Per gennaio e febbraio infatti «al momento non ci sono prenotazioni, ma - conclude il presidente - qualcosa si sta muovendo per l’estate prossima, anche se non si tratta ancora di numeri importanti». «A Capodanno si è lavorato molto a Bari, proprio nei giorni di fine anno, mentre tra Natale e Capodanno c’è stato poco movimento dal punto di vista turistico – spiega invece Giancarlo De Venuto, presidente Assohotel Puglia -. Questa situazione è legata ad una serie di motivi, ma prima di tutto alla mancanza di programmazione e di promozione reale di eventi. I comuni che hanno avuto la capacità di fare una programmazione annunciata, come Alberobello o Ostuni, hanno raccolto buoni risultati anche nella parte da Natale al nuovo anno». «I turisti si sono mossi nelle città d’arte – aggiunge -, ma servono eventi e una promozione adeguata degli stessi se si vogliono attirare le persone. Il Capodanno ha visto la presenza di gruppi principalmente di italiani, in controtendenza con l’andamento avuto durante tutto l’anno, di fascia medio-alta». 
La presenza di un notevole numero di turisti a Bari è confermata anche da Gianni Del Mastro, storico portavoce dei ristoratori della città, nonché gestore dell’Osteria de Borgo antico di piazza Mercantile. «È notevole l'impennata del flusso turistico in città. Abbiamo lavorato molto bene - chiarisce Del Mastro - . Si sta assistendo ad un fenomeno abbastanza nuovo e raro. Nelle due settimane di vacanza - spiega l'imprenditore - Bari è stata scelta, perché ormai è diventata attrattiva. Purtroppo a novembre e per tutti gli altri giorni di dicembre il lavoro è stato misero e sottotono. Quando non ci sono presenze turistiche il nostro lavoro cala considerevolmente. Segno che è calato e di molto il potere di acquisto dei baresi». «Incominciamo il 2024 con a Bari duemila turisti che hanno scelto la nostra città per salutare il nuovo anno - racconta soddisfatta l’assessore alla cultura e turismo Ines Pierucci - Nei prossimi mesi lavoreremo affinché questo flusso, sempre in crescita, trovi la stessa autenticità di cui la nostra Puglia conserva i valori, l’esperienza fatta di servizi migliori, e continui a scegliere la nostra città per un motivo culturale, perché abbiamo reso Bari una città turistica a vocazione culturale».
 

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