«I dati disponibili sul voto in Sardegna consegnano una vittoria per meno di 3mila voti alla candidata del centrosinistra Alessandra Todde sul candidato di centrodestra Paolo Truzzu». Così in una nota congiunta Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini secondo i quali anche se la coalizione non ha avuto cali si tratta di «una sconfitta sulla quale ragioneremo insieme per valutare i possibili errori commessi. Continueremo a lavorare imparando dalle nostre sconfitte come dalle nostre vittorie».
«Siamo rammaricati per il fatto che l'ottimo risultato delle liste della coalizione di centrodestra, che sfiorano il 50% dei voti, non si sia tramutato anche in una vittoria per il candidato presidente», proseguono. «Da queste elezioni, dunque - sottolineano - non emergerebbe in Sardegna un calo di consenso per il centrodestra».
«Il Governo è assolutamente saldo.
Le parole di Salvini
«Dopo cinque vittorie consecutive una sconfitta ci può stare - riflette dunque il vicepremier - Quando il popolo vota ha sempre ragione. Non cambia il mio impegno di ministro con i sardi. Continuerò, ovviamente, a fare tutto quello che i sardi si aspettano e meritano. Quando si vince si vince tutti insieme, quando si perde si perde tutti insieme. I numeri dicono che il centrodestra ha aumentato i voti rispetto alle politiche, che la Lega e il partito sardo d'azione sono cresciuti di tre punti, però ha vinto la candidata M5s. In democrazia è giusto così».
Uno dei perché della sconfitta per il centrodestra? «Quando cambi un candidato in corsa è più complicato - dice Salvini - Vale anche per un sindaco. Ma non sarò mai quello che, quando le cose vanno bene, è merito mio e quando le cose vanno male è colpa degli altri».