Turismo, con "Tur Puglia" servizi più sostenibili di qualità

Turismo, con "Tur Puglia" servizi più sostenibili di qualità
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Sabato 21 Novembre 2015, 02:34 - Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 16:05
"Creare sistemi turistici sostenibili, in grado di valorizzare e promuovere le culture e le eccellenze del territorio rurale", è l'obiettivo del progetto 'Tur Puglia', realizzato da otto Gal (Valle della Cupa, Terra d'Otranto, Luoghi del Mito, Terre del Primitivo, Alto Salento, Conca Barese, Terra dei Messapi e Gargano) che, con la collaborazione dell'Associazione italiana turismo responsabile (Aitr), hanno coinvolto circa 600 aziende (ricettive, ristorative, di servizi e di trasformazione tipicità alimentari-artigianali) aderenti alla rete 'Stls' (Sistemi turistici locali sostenibili).



A presentare i risultati dell'iniziativa, oggi a Bari, sono stati, tra gli altri, la responsabile del programma Cooperazione Gal Terra d'Otranto, Rosalba Specchia, e il presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo. "Il nostro è un lavoro di squadra - ha detto Specchia - che ha interessato tutta la Puglia, dal Gargano fino al basso Salento. I vantaggi del progetto derivano soprattutto dalla messa in rete delle aziende che offrono servizi al turista. Stiamo cercando di dare input alle aziende per migliorare i servizi standard con offerte aggiuntive che vanno nella direzione della sostenibilità e accoglienza: ad esempio i menù per persone celiache, per vegetariani. Anche la Regione e i Comuni sono coinvolti in questo lavoro, attraverso la pulizia delle spiagge e l'apertura dei luoghi che i turisti vogliono visitare".



Per Rollo, "queste 600 imprese ora devono parlare con le nuove generazioni, mettendole in contatto con quello che è già stato fatto per innovare. Il confronto, infatti, è molto importante, anzi, è la chiave dell'innovazione". Tra le buone pratiche adottate, ci sono la diffusione della Carta dell'Ospitalità Pugliese, "cioè una 'certificazione di qualità' chiara per stabilire un rapporto di reciproca fiducia tra ospite e struttura ricettiva". E la realizzazione di laboratori artigianali di antiche arti e mestieri, "in nome di quel 'turismo esperienziale' cui tutti aspirano".
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