Turismo, i visitatori non mancano, ma si guarda al futuro: «Ora programmazione»

Turismo, i visitatori non mancano, ma si guarda al futuro: «Ora programmazione»
di Giuseppe MARTELLA
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Domenica 31 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 09:49

Il boom pasquale fa da ottimo viatico per la stagione turistica pugliese. Sono ottimi i numeri registrati in regione nelle festività di Pasqua: l’anno in corso, dunque, è pronto a ripartire dai 16 milioni di presenze registrate in tutto il 2023. E questo primo appuntamento con l’accoglienza di turisti e vacanzieri è un crash test importante per quelle che saranno le nuove sfide alle quali dovrà fare fronte il settore turistico in Puglia. Ma se i dati registrati e quelli che si affacciano all’orizzonte raccontano di un territorio attrattivo, attorno alla “questione turismo” restano aperte diverse discussioni, prima fra tutte quella relativa a una mancanza di programmazione. Come dire: se il brand Puglia continua a “tirare”, non c’è una visione d’assieme sulla quale poggiare il turismo che verrà e attraverso cui risolvere i problemi che rischiano di mandare in tilt quello del presente.

Le voci

«A fronte di numeri che restano più che incoraggianti - Giancarlo De Venuto, presidente Assohotel Confesercenti Puglia – resta l’idea che si possa andare avanti senza una programmazione seria e puntuale, capace di mettere insieme pubblico e privati e di affrontare con occhio critico tutto quello che significa turismo.

Non si può continuare a pensare – dice ancora – che basta seguire l’azione positiva di un imprenditore e riprodurre la sua offerta vincente per restare al top». Per spiegare la sua tesi, De Venuto punta su esempi concreti, a partire da quelli dei trasporti: «Se basta una frana pure di importanti entità per mandare in crisi i collegamenti ferroviari verso una meta turistica importante come la Puglia, è evidente che la politica nazionale e dei territori non ha saputo programmare un Piano dei trasporti serio e proiettato al futuro – rimarca piccato – e capace di affrontare sempre possibili emergenze». E sempre rispetto alla questione legata alle tratte verso la Puglia, il numero uno regionale di Assohotel Confesercenti aggiunge: «Nella regione abbiamo quattro aeroporti, dei quali quello di Bari lavora per tre volte rispetto a quello di Brindisi, pure inteso a servizio dell’intero Salento. C’è poi l’aerostazione di Foggia che va a scartamento minimo e quello di Grottaglie sostanzialmente non utilizzato. Una situazione che si potrebbe definire schizofrenica e – puntualizza De Venuto – andrebbe analizzata e sistemata». Uno sforzo comune di tutti, questo reclama il presidente di Assohotel Confesercenti Puglia: «Bisogna fare quadrato e affrontare i temi del turismo tutti assieme. Serve unità di intenti e umiltà, si deve parlare di cambiamenti climatici, di effettiva destagionalizzazione e di interventi – conclude – che evitano l’abbandono dei nostri territori».

Una discussione viva sulla necessità di una programmazione reale nell’ambito del turismo quella alla quale porta il suo contributo anche Pierangelo Argentieri, presidente di Federalberghi Brindisi vicepresidente regionale della stessa associazione. «A più riprese si è evidenziata la necessità di una governance più articolata e coesa all’interno della quale ciascuna delle parti interessate è chiamata a fare il proprio in condivisione con gli altri attori. Questo prevedeva del resto l’istituzione dei Sistemi Turistici Locali, una riforma mai portata a compimento che prevedeva, tra l’altro – ricorda - come si potessero mettere assieme al tavolo della discussione Comuni appartenenti a Province differenti ma affini per territorialità. Questa sarebbe la svolta da perseguire, con le associazioni di categoria chiamate a svolgere un ruolo centrale». Un invito alla Regione a riprendere quella strada abbandonata puntando anche su reti d’imprese, ma per Argentieri non si può rinunciare a una cabina di regia efficiente. «Abbiamo bisogno di input importante, l’Osservatorio di Puglia Promozione ha iniziato un lavoro che pure non può incidere se, per esempio, non abbiamo dati reali e certi sulle presenze rispetto ai quali poi programmare il nuovo corso del turismo pugliese. Occorre evidenziare le criticità – ammonisce Argentieri – e mettersi al lavoro partendo da esse». E a proposito di difficoltà da affrontare anche il presidente di Federalberghi Brindisi punta il dito contro la situazione dei trasporti: «È quanto mai evidente che la politica di Trenitalia nei riguardi della Puglia sia deficitaria, e la crisi è ancora più evidente se si punta l’attenzione sulle rotte aeree, tra collegamenti insufficienti e costi esosi». Sullo sfondo la grande vetrina del prossimo G7 in Puglia. «In quei giorni di certo tutto funzionerà alla perfezione ma la nostra regione deve approfittare di quello che sarà tra pochi mesi – conclude Pierangelo Argentieri – per dare soluzione definitiva alle problematiche di un territorio a grande vocazione turistica che potrebbe sfruttare la presenza dei potenti della Terra per attirare nuovi capitali di investimento». E proprio di nuove risorse per il settore turistico ha parlato ieri il governatore Michele Emiliano. «Con l'avviso pubblico “Pia Turismo” destiniamo altri 30 milioni di euro alle imprese e ai consorzi del turismo per migliorare i servizi e valorizzare il patrimonio esistente senza ulteriori cementificazioni e consumo di suolo. Una nuova edizione del bando della Regione Puglia con cui vogliamo recuperare – dice ancora - le strutture turistiche non completate, riqualificare quelle già esistenti e riconvertire immobili di interesse storico. Il presidente della Regione conclude: «Compiamo un vero e proprio salto di qualità nel settore, promuovendo l'innovazione, la valorizzazione delle risorse umane e l'internazionalizzazione del turismo»

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