Giornate Fai, ecco i posti più belli da scoprire in Puglia

di Alessio PIGNATELLI
Giovedì 23 Marzo 2023, 21:44 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 15:27 | 2 Minuti di Lettura

IN PROVINCIA DI LECCE

Le vie dell’olio

Durante le Giornate di Primavera 2023 verrà proposto un percorso sulle “Vie dell’olio” in provincia di Lecce, alla scoperta di questa antica produzione e del suo impatto sul territorio, sulla società e sull’economia. Tra le tappe, il frantoio ipogeo di San Ligorio a Lecce, risalente probabilmente al XVIII secolo, in parte scavato nel banco roccioso e in parte edificato in muratura di conci di tufo e dotato di due vasche per la molitura, numerosi alloggiamenti dei torchi, due stalle, sette sciave e cucina con camino. Oltre a visitare il frantoio, si potrà scoprire il borgo di San Ligorio, nato come aggregazione masserizia con fabbricati e terre dipendenti che incorporavano “fondi seminatori”, "fondi olivati”, latifondi, un boschetto con prevalenza di lecci e giardini. Sulle “vie dell’olio” si incontrerà, inoltre, il tipico frantoio ipogeo salentino di Castri di Lecce – Comune che presenta nello stemma l'albero d'ulivo con un tralcio di vite, simboli della tradizionale attività agricola e olivicola – risalente ai secoli XVII-XVIII. Esempio di architettura bioclimatica, ha permesso di mantenere nell'ambiente una temperatura di 18-20 gradi, adatta a favorire la lavorazione delle olive e la produzione dell'olio. Ancora, si potrà visitare uno dei terreni di Olivami ETS a Carpignano Salentino, associazioneche vuole ripopolare le campagne devastate da xylella grazie alle varietà più resistenti al batterio, il leccino e la favolosa; si potrà contemplare il monumento alla memoria de Il campo dei giganti a Nardò, un progetto di land art a cura di Ulderico Tramacere che, attraverso l’uso della calce applicata sui tronchi di un centinaio di ulivi attaccati da xylella, intende rappresentare la catarsi, la purificazione e la rinascita; si potrà scoprire il curatissimo frantoio oleario ipogeo di Palazzo Granafei a Gallipoli, elemento simbolo della città che fin dal XVI secolo fu la principale piazza di esportazione del Regno di Napoli in Europa. E poi si visiterà il cinquecentesco Palazzo Marchesale Del Tufo a Matino, che fu di proprietà di una famiglia di feudatari e grandi proprietari terrieri arricchiti attraverso il mercato dell’olio ed è caratterizzato dalle bellissime scuderie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA