La Spagna contro il turismo di massa, arrivano limitazioni e siti a pagamento. «Questa non è più casa nostra», residenti sul piede di guerra

di Marta Giusti
Martedì 16 Aprile 2024, 13:35 - Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 09:38 | 1 Minuto di Lettura

Tutelare i residenti dall'assalto dei turisti

La seconda destinazione turistica al mondo dopo la Francia, spinge per fermare la costruzione di due complessi alberghieri a Tenerife, l'isola principale dell'arcipelago, e conciliare il benessere dei residenti con l'interesse per la crescita del turismo, un settore economico cruciale in Spagna.

«Le nostre isole sono un tesoro che deve essere difeso», afferma "Canarias se agota" (Le Canarie sono esauste), il collettivo che sta dietro a questo movimento. Addirittura alcuni membri del gruppo hanno iniziato uno sciopero della fame la scorsa settimana per fare pressione sulle autorità.

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L'anno scorso le Canarie hanno ricevuto 16 milioni di visitatori, sette volte di più dei suoi 2,2 milioni di abitanti. Victor Martin, portavoce del collettivo, ha denunciato la situazione durante un incontro con la stampa e ha parlato di «sviluppo suicida».

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