Non era mobbing, solo contestazioni: direttrice di un hotel assolta

Il Tribunale di Taranto
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Domenica 25 Febbraio 2024, 16:01

La ex direttrice di un albergo jonico è stata assolta dall’accusa di mobbing nei confronti di una dipendente. Il giudice Paola D’Amico, in primo grado, aveva condannato l’imputata a un anno e mezzo di reclusione con pena sospesa e non menzione in virtù dell’assoluta incensuratezza della donna, con condanna al pagamento delle spese da liquidarsi in separata sede in favore della parte civile, disponendo nel frattempo il pagamento di una provvisionale di 2.000 euro.

Numerose lettere di contestazione 

Dopo svariati mesi di contrasti la direttrice aveva inviato numerose contestazioni ad una dipendente invitandola ad osservare le indicazioni date, ma questa, nonostante i richiami, era stata licenziata. Da qui la denuncia per il reato di maltrattamenti.
Nel periodo dei contrasti la dipendente, addetta alla reception, in particolare non si sarebbe accorta della sparizione di un lume, avrebbe strappato alcune pagine dai registri per poi rincollarne altre e, soprattutto, avrebbe letto la corrispondenza in arrivo aprendo le buste, riuscendo finanche a conoscere lo stato economico dell’azienda. In Corte d’appello la direttrice, difesa dall’avvocato Donato Salinari, è stata assolta perché il fatto non sussiste con conseguente annullamento delle statuizioni civili.

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